Skip to main content

Nonostante l’invasione di guru o pseudo tali che ogni giorno promettono sogni di ricchezza e vendite strabilianti sui social più diffusi, passare dal concetto di visibilità a quello di vendibilità del proprio marchio o dei propri prodotti/servizio resta un passaggio non certo automatico anche se, con qualche piccolo suggerimento e la giusta guida, tutt’altro che impossibile.

I 10 punti per passare da una vetrina acchiappa-like a una attira-vendite

  1. Budget dedicato. Chi sostiene il contrario mente sapendo di mentire, perché per avere ottimi risultati online, prima in termini di visibilità e poi di vendibilità, è necessario investire un budget dedicato considerevole, quanto meno in rapporto agli obiettivi desiderati. Spendere qualche euro sporadico in inserzioni saltuarie, di fatto, non serve a nulla.
  2. Cura maniacale per i dettagli. La differenza tra virtuale e reale, nei fatti non esiste più da tempo, è possibile infatti che abbiate la migliore azienda del mondo, ma se non avete altrettanta cura nella propria immagine sul web, allora ogni sacrificio sarà stato vano. Un sito perfetto, con le informazioni aggiornate, leggero e di semplice consultazione; profili social al passo con i tempi, ben curati; proposte commerciali accattivanti, moderne e dai contenuti comunque interessanti. È l’unione di tutto questo che rende appetibile un’azienda rispetto ad un’altra!
  3. Nessuna improvvisazione. Se di mestiere producete borse e ne fate più di 20 al mese, non potete curare anche la comunicazione della vostra azienda, semplicemente non ne avrete il tempo e quindi la farete male. Dovete affidarvi a professionisti seri, con i quali imparare a conoscersi vicendevolmente per poi, nel tempo, lavorare in perfetta simbiosi. Sminuire il loro valore o peggio dire che “quel post lo avrei potuto fare io” non fa di voi dei manager, ma semplicemente degli sprovveduti.
  4. Contenuti di qualità, sempre sul pezzo. Aggiornare i vostri canali social o il blog del vostro sito significa creare nuovi contenuti, quindi grazie alla SEO attirare traffico web interessato agli argomenti trattati: è il primo importante passo per farsi conoscere e creare interesse, indispensabile per trasformare proprio questo interesse generico in specifico desiderio di acquisto.
  5. Premiare la creatività e l’inventiva. Se il team dedicato al marketing digitale vi propone una novità, un cambio di passo o di approccio nel promuovere un prodotto o un servizio, non reagite subito con il classico “ma noi abbiamo sempre fatto così!”, perché se non vendete, evidentemente come facevate prima era sbagliato.
  6. Dare ampio risalto ai contenuti multimediali. Quattro foto storte e fuori fuoco fatte col cellulare non renderanno più appetibile il vostro prodotto, ma un servizio commissionato ad un fotografo professionista o un video emozionale d’effetto invece sì. Se dovete fare il cambio di passo, ancora una volta, dovete affidarvi a chi di mestiere si occupa di rendere più belli gli oggetti o più interessanti i servizi.
  7. Creare un desiderio, sfruttare un bisogno. A chi può servire il vostro prodotto? Chi lo può desiderare e perché? Rispondere a queste domande, di fatto, risolve il 75% dei problemi legati al marketing digitale…niente di più semplice, no?
  8. Attivare un ecommerce. Ci siamo, il vostro brand si è fatto una interessante nicchia di appassionati e già da tempo vi chiedono dove e come poter trovare i vostri prodotti, è arrivato il momento di attivare un sito di ecommerce. I problemi non mancheranno, ma in fondo siamo preparati a questo: gestione del magazzino, degli ordini, delle offerte, delle foto e delle descrizioni dei prodotti…se abbiamo chiaro cosa fare, allora facciamolo!
  9. Arrivano le inserzioni di vendita, finalmente! Dopo aver imparato a scrivere contenuti eccellenti e a postare immagini meravigliose, adesso siamo pronti a vendere tramite inserzioni mirate i nostri prodotti o servizi, accompagnati da messaggi interessanti e di rapida consultazione. Il meccanismo è ufficialmente partito, serve soltanto un boost iniziale…
  10. Implementare la Marketing Automation. Basta un click distratto sull’inserzione e il cliente potenziale, nel pieno rispetto delle normative sulla privacy, viene agganciato, accompagnato e invogliato all’acquisto; vengono attivate offerte personalizzate, bundle interessanti, insomma parte un meccanismo creato con il solo obiettivo di ingolosire l’utente, portandolo pian piano a trasformarlo in cliente. Ecco la Marketing Automation in breve ed ecco che l’obiettivo, a questo punto, può dirsi finalmente raggiunto.

Per informazioni sul processo di conversione dell’utente in cliente, sul digital marketing e sulla Marketing Automation, vi invitiamo a contattarci a questo link, dove a rispondervi, senza alcun impegno, saranno i consulenti specializzati di G:Cube.