Abbiamo già più volte affrontato il tema della Marketing Automation su queste pagine, sia per inquadrare in generale l’argomento (vedi il link) sia per analizzare nello specifico l’annosa questione del carrello abbandonato, una delle piaghe che affliggono da tempo immemore gli store online di tutto il mondo.
Nessuno ormai mette in discussione i grandi vantaggi che si ottengono con questo metodo ma il rischio, come spesso accade, è quello di sottovalutare la questione (o, se volete, sopravvalutare le proprie capacità) e provare ad improvvisarsi esperti di Marketing Automation, creando già a breve termine più danni che altro al vostro business.
Come abbiamo visto dunque, sono tanti gli elementi che costituiscono la Marketing Automation: il mail marketing ovviamente, ma anche la lead generation, il nurturing, la software integration e il social media marketing, senza dimenticare il content marketing, ossia la qualità dei contenuti che si vogliono convogliare e promuovere ai propri contatti per provare a “convertirli” in acquirenti.
E proprio sui contenuti si gioca una partita fondamentale, se è vero (come è vero!) che il content marketing genera in media tassi di conversione 6 volte superiori rispetto ad altri strumenti.
Di contro però, proprio la scarsa qualità dei contenuti prodotti diventa una delle principali cause che impediscono la conversione dei contatti: attenzione dunque a quello che scrivete, alle immagini e ai video che proponete!
Per questo motivo, quanto meno nella fase di startup della vostra azienda, è importante rivolgersi a chi su questi temi può vantare importanti esperienze sul campo, in modo da preparare il cammino verso una Marketing Automation completa e di qualità in grado di far recuperare, già in tempi ragionevoli, parte degli investimenti iniziali effettuati.
Rivolgersi agli esperti di Globalsystem, ad esempio, potrebbe aprirvi nuove e insperate prospettive!
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