Skip to main content

Gli italiani hanno ormai imparato a trattare questo 2020 letteralmente con i guanti, meglio se monouso. Ogni giorno aspettiamo con ansia le nuove statistiche legate alla pandemia di Covid19 e sempre con la stessa ansia siamo pronti a subire le eventuali conseguenze di questi numeri, se ci faranno o meno cambiare il colore della nostra regione, aggravando o alleggerendo le limitazioni collegate.

Eppure c’è un settore, quello dell’ecommerce, che ha visto proprio quest’anno uno sviluppo esponenziale, con oltre 2 milioni di consumatori in più che hanno preferito fare acquisti online.

Complice di questo boom è stato senza dubbio il lockdown primaverile nel quale, tolta la parte alimentare e legata ai farmaci, di fatto era possibile soltanto fare acquisti online, ma in generale è il clima poco sereno vissuto per colpa del coronavirus che spinge sempre più persone a preferire una comoda vetrina virtuale rispetto a quella, da sanificare costantemente, reale.

Ma come spesso accade, non tutto il male viene per nuocere e l’esplosione dell’ecommerce può trascinare commercianti e acquirenti verso una vera rivoluzione del settore, introducendo variabili interessanti ma soprattutto positive per tutte le categorie coinvolte.

Pensiamo ad esempio al click&collect, ovvero la possibilità di acquistare online e ritirare direttamente in negozio senza code, se vogliamo una sorta di estensione a tutte le categorie merceologiche di quello che già avviene con Prenota Farmaci nelle farmacie, un servizio rapido, comodo, sicuro e soprattutto a prova di assembramenti.

C’è poi tutto il mondo legato al Proximity Marketing, ovvero alla possibilità data dai corrieri o dai servizi di delivery a negozianti e ristoratori di zona, in grado di raggiungere i propri clienti a domicilio offrendo un nuovo e molto apprezzato servizio invece di denigrare a prescindere gli acquisti online, visti fino ad oggi come il male assoluto per le attività locali.

Insomma, guardando per una volta il bicchiere mezzo pieno, esistono grandi opportunità di cavalcare l’onda dell’ecommerce per pressoché tutti i settori, in fondo serve poco: un’idea di business, la voglia di mettersi in gioco e, ovviamente, il supporto di specialisti competenti.