Nato dalle ceneri di musical.ly, TikTok è una piattaforma social cine-indonesiana nata nel 2018 con lo scopo di condividere brevi video di massimo 15 secondi, soprattutto musicali.
Oggi se ne parla in maniera massiccia perché molte star e webstar hanno deciso di aprirsi un account, condividendo lo spirito allegro e goliardico della piattaforma, ma soprattutto è stato l’avvento di un social-addicted come l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini a destare curiosità, visto il taglio completamente apolitico che TikTok ha scelto di avere fin dal suo esordio.
Il target resta molto giovane (è possibile iscriversi dai 13 anni su) ma l’espansione sembra inarrestabile, gli ultimi dati parlano di oltre 500 milioni di iscritti in continuo aumento. Dal punto di vista del marketing non sono ancora presenti dati utili, perché il social ha aperto alla pubblicità soltanto dal 2019 e non abbiamo quindi un riferimento temporale definitivo; di sicuro però è che gli influencer, messi un po’ in crisi dalle nuove politiche sui like di Instagram e Facebook, potrebbero trovare qui nuovo terreno fertile sul quale attecchire.
Condividere un video su TikTok è semplice: basta utilizzare la videocamera del proprio smartphone e gli strumenti di editing messi a disposizione dall’app; tra quelli più diffusi certamente il cambio rapido degli outift (qualcuno ricorda il mitico Arturo Brachetti?) o del trucco, ma non mancano piccoli sketch e scherzi.
Insomma, TikTok sembra una piattaforma fresca e stimolante, ma certamente non adatta a contenuti “profondi” o di natura più seria; tuttavia è ancora troppo presto per dare un giudizio schematico definitivo, quindi non ci resta che attendere ulteriori sviluppi, magari aiutati dagli esperti di G:Cube!