Parliamo di un nuovo database europeo dedicato alla cybersecurity, pensato appositamente per gli operatori Telco. Un’iniziativa che si inserisce perfettamente nel quadro della direttiva NIS2, quella che, come noto, sta alzando (e di molto!) l’asticella della sicurezza per le infrastrutture critiche
Di cosa si tratta esattamente?
L’articolo del Corriere Comunicazioni che abbiamo analizzato (qui il link all’articolo originale) ci illumina su questo strumento strategico. Immaginate un grande “cervellone” digitale, gestito e alimentato con informazioni cruciali sulla sicurezza delle apparecchiature di rete. Questo database, frutto della collaborazione tra Enisa (l’Agenzia dell’Unione Europea per la Cybersecurity) e Berec (l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche), nasce con un obiettivo chiarissimo: rafforzare la resilienza delle reti di telecomunicazione europee.
Cosa conterrà questo database? Informazioni dettagliate su:
- Misure di sicurezza implementate
- Incidenti di sicurezza rilevati
- Rischi specifici legati alle catene di approvvigionamento (la famosa supply chain) di hardware e software utilizzati nelle reti Telco.
Perché è una svolta (soprattutto con NIS2 alle porte)?
La direttiva NIS2, lo sappiamo, chiede agli operatori di servizi essenziali, Telco in primis, un impegno molto più stringente sulla gestione dei rischi cyber, con un occhio di riguardo proprio alla sicurezza della filiera. Questo database si propone come un alleato fondamentale per navigare queste nuove acque.
I benefici concreti per le Telco (e per tutti noi)
L’articolo delinea vantaggi significativi per gli operatori:
- Valutazione del rischio potenziata: Avere accesso a dati strutturati e condivisi permette analisi più accurate e tempestive dei rischi associati ai fornitori e alle tecnologie.
- Decisioni più informate: Le Telco potranno scegliere e implementare misure di sicurezza più mirate ed efficaci, basandosi su un patrimonio di conoscenze comune.
- Risposta agli incidenti migliorata: La condivisione di informazioni su vulnerabilità e incidenti accelera la capacità di reazione dell’intero settore.
- Supporto alla compliance NIS2: Il database fornirà uno strumento concreto per adempiere ai nuovi obblighi normativi, in particolare quelli sulla sicurezza della supply chain.
- Maggiore sicurezza della catena di approvvigionamento: Una maggiore trasparenza e condivisione di informazioni sulle vulnerabilità dei componenti di rete è un passo enorme verso supply chain più resilienti.
- Condivisione di best practice: Funzionerà come un hub per lo scambio di conoscenze e approcci vincenti alla mitigazione dei rischi.
Un passo avanti per un’Europa digitale più sicura
L’arrivo di questo database europeo è una notizia che accogliamo con grande interesse anche qui in Globalsystem. Rappresenta un tassello importante nella costruzione di un ecosistema digitale europeo più robusto e sicuro. Per le Telco, si tratta di uno strumento prezioso per affrontare le sfide della NIS2 e per proteggere le infrastrutture da cui tutti dipendiamo.